Anno 1720 - Carlo VI - Omaggio del Senato di Palermo a nomina del III re di Sicilia e Gerusalemme Bronzo - 44,5 mm - 32,32 gr. - R Opus: Antonio Travani - Siciliano n. 95 - Montenuovo n. 1568 - Julius n. 1356 - Varesi 2007 n. 66 Coniata a Palermo (acclamato terzo Re di Sicilia e Gerusalemme) Al dritto: CAROLO VI IMP . HIS . SICILIAE AC HIER . REGI III Busto a dx con lunghi capelli riccioluti Sul taglio del busto: A. TRA. Sotto: S . P . Q . P . Al rovescio: AB AVSTRO PROSPERITAS ET FELICITAS 1720 Veduta del porto di Palermo con il faro e nave. Carlo VI (Carlo d'Asburgo) nacque a Vienna il 1685, acclamato re di Spagna come Carlo III. Rafforzò la potenza dell'Austria succedendo alla Spagna anche nei possessi italiani, divenendo re di Napoli nel 1713 come Carlo VI. Con l'intervento della quadruplice alleanza, nel 1720 (trattato dell'Aia) ebbe la Sicilia in cambio della Sardegna che passò a Vittorio Amedeo II di Savoia. Mantenne i regni di Napoli e Sicilia fino al 1734, quando le truppe di Carlo di Borbone sconfissero l'esercito austriaco. Sentendosi attaccato su più fronti, Carlo VI, siglò un accordo preliminare a Vienna nel 1735 (la pace verrà conclusa solo nel 1738) con il quale acquistò il Ducato di Parma e Piacenza dai Borbone, sacrificando però i regni di Napoli e Sicilia. La Lorena venne affidata a Stanislao Leszczynski il quale da contratto aveva l'obbligo, dopo la sua morte, di passarla alla Francia. Carlo VI ottenne quindi che il Leszczynski non salisse sul trono polacco, il quale fu invece occupato da Federico Augusto di Sassonia che divenne re col nome di Augusto III. Carlo VI ottenne la compensazione della perdita della Lorena con la cessione del Granducato di Toscana che passò a Francesco Stefano di Lorena il quale poi sarà suo successore alla corona imperiale come marito di sua figlia Maria Teresa. Carlo VI morì a Vienna il 20 ottobre 1740. Venne acclamato re di Sicilia con feste che durarono in Palermo dal 29 settembre al 1° ottobre 1720 ed il Senato volle eternare la memoria con la medaglia, coniata in argento e rame, dalla Regia zecca. Descrizione dell'Incisore: Antonio Travani, Orafo e medaglista, nacque a Roma nel 1661. Figlio di Gioacchino Francesco Travani, anch'egli affermato argentiere oltre che medaglista e di Maddalena Averini. Il Travani lavorò a Roma come incisore di stampi alla Zecca Papale per Papa Alessandro VIII. Graffietto al R/

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