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Commemorativa delle campagne delle ...
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Commemorativa delle campagne delle guerre d’indipendenza Argento portativa - 31,3 mm - 17,75 gr. Completa - Opus: Demetrio Canzani. ... Leggi tutto - SPL+

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Descrizione

Commemorativa delle campagne delle guerre d’indipendenza Argento portativa - 31,3 mm - 17,75 gr. Completa - Opus: Demetrio Canzani. Coniata a Firenze. Al dritto: VITTORIO EMANUELE II RE D’ITALIA Busto del re a sinistra. Al rovescio: GUERRE PER L’INDIPENDENZA E L’UNITA’ D’ITALIA Figura allegorica dell’Italia in piedi volta a sinistra con lancia e scudo Savoia. Il Risorgimento italiano fu celebrato da una serie di medaglie istituite dai tre sovrani che si succedettero durante il lungo processo di unificazione della penisola: la medaglia commemorativa delle campagne delle guerre d’indipendenza e le diverse versioni della medaglia commemorativa dell’Unità d’Italia, che furono concesse dal Regno d’Italia a quanti avevano partecipato alle operazioni belliche che portarono all’indipendenza italiana e, successivamente, a tutti coloro che avevano partecipato alla prima guerra mondiale, in quanto fu in quella occasione che tradizionalmente si completò l’unità italiana con l’annessione del Trentino, della Venezia Giulia e dell’Istria. Infine la medaglia fu conferita anche ai partecipanti all’impresa di Fiume ed alla marcia su Roma. Con l’intento di celebrare quanti avevano preso parte alle battaglie che avevano portato, nel 1861 alla costituzione del Regno d’Italia, Vittorio Emanuele II con regio decreto n. 2174 del 4 marzo 1865 istituì la medaglia commemorativa delle Guerre combattute nel 1848, 1849, 1859, 1860 e 1861 per l’indipendenza e l’unità d’Italia e la concesse a tutti coloro che avevano combattuto nella prima guerra di indipendenza del 1848-49, nella seconda guerra di indipendenza del 1859 e nella spedizione dei Mille, definita "campagna per l’Italia Meridionale", del 1860-61. Tutti i militari di truppa ricevettero gratuitamente la medaglia e le relative fascette; per gli altri fu costituita una commissione incaricata di esaminare i titoli che davano diritto alla medaglia accompagnata da una o più fascette. La medaglia andava portata con un nastro sul quale venivano applicate tante fascette d’argento quante erano le campagne cui si era partecipato. Il decreto stabiliva che la medaglia non poteva cumularsi con qualsiasi altra medaglia nazionale istituita per lo stesso titolo, fatta eccezione per quella dei Mille del comune di Palermo. La concessione di questa medaglia venne poi estesa a quanti avevano partecipato alla Terza guerra d’indipendenza del 1866 ed alla presa di Roma del 1870, successivamente ebbero diritto alla medaglia anche coloro che avevano partecipato alla Guerra di Crimea (1855-56) ed all’impresa dell’Agro Romano nel 1867. Descrizione dell’Incisore: Demetrio Canzani nacque a Milano nel 1815. Fu capo d’incisione della zecca milanese, dove entrò giovanissimo quando il padre ne era il direttore. Il suo lavoro di incisore maturò nella zecca di Milano e poi in quella di Torino, nella quale fu addetto all’incisione dal 1864 sino alla chiusura della stessa, avvenuta nel 1870. Dopo la chiusura della zecca di Torino Demetrio Canzani tornò a lavorare alla zecca di Milano, dove incise molte medaglie che, includendo i rivolgimenti di Milano e Brescia del 1848, attraversando il periodo della reazione austriaca, raggiunsero il governo nazionale. Canzani fu instancabile, operando come incisore fino alla vigilia della propria morte, coniando anche i pezzi da una lira di Umberto I. Morì a Milano nel 1887.

Grading/Stato: SPL+

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